Re: discors
AndreaDB ha scritto:
- applicare un laccio emostatico a monte della ferita
- incidere lievemente la ferita con un bisturi sterile
Il laccio non è un laccio emostatico, che può causare ischemia e maggiore immissione di veleno in circolo, oltre ad altri danni anche più gravi del morso stesso. E' invece una benda emolinfostatica, che è tutt'altra cosa. Il veleno di vipera viene iniettato pochissimo sotto la cute, arriva si e no a 2 mm di profondità (basta osservare come è fatto un dente di vipera, e il relativo foro del veleno, non serve essere dei geni), e si propaga
per via linfatica. Quindi non va assolutamente messo un laccio emostatico. Si deve invece bendare la ferita moderatamente stretta, da monte fino a valle, con una garza, una cintura, una maglietta fatta a striscie, e
non solo a monte. Questo rallenterà la circolazione linfatica. Nei kit antiofidico
non è mai presente un laccio emostatico, ma una garza di circa 8 cm di larghzza.
E la ferita
non va mai incisa. Journal of Wilderness medicine, che ho linkato fino alla nausea ma evidentemente ancora non è stato letto da nessuno:
http://www.wemjournal.org/wmsonline...&issn=1080-6032&volume=017&issue=04&page=0246
o anche
http://www.wemjournal.org/wmsonline...&issn=1080-6032&volume=018&issue=03&page=0190 Ma anche altre decine di
pubblicazioni mediche specializzate o siti istituzionali suggeriscono questo a seguito di studi clinici. Basta avere la voglia di andarsi a leggere le cose, invece di basarsi sul sentito dire.
La pompetta aspiraveleno non serve a niente. E' provato da ricerche cliniche, anche in questo ci aiuta il buon Google. Per esempio qui:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14747805?dopt=Citation
e ancora il Journal of Wilderness Medicine, cercateveli voi gli articoli che ormai sono stufo di pardere tempo a cercare cose per gli altri, che poi gli altri non leggono. Io li ho letti, vi consiglio di farlo anche voi, ma cercateveli da soli. O scaricatevi il Journal e leggetevelo tutto, come ho fatto io.
Sono tutte informazioni che si reperiscono in rete, per chi non le abbia già nel proprio bagaglio di conoscenza. In particolar modo pubblicazioni specializzate come il Journal of wilderness Medicine, di nuovo. Certe informazioni prendetele dalle riviste specializzate, non altrove. Più volte in questo forum ho dato indicazioni su fonti informative mediche specializzate in outdoor. Fatemi contento, per una volta, una sola piccola volta, le cose prendetele da chi le sa, non da chi le riporta così.
Perchè magari la gamba morsicata potrebbe essere la vostra. E in quel caso preferireste essere informati bene o no?