Riflessioni marca fallkniven

Buonasera ragazzi, volevo tirare in ballo la diatriba riguardante uno dei marchi più controversi nel mondo della coltelleria: ovviamente avrete già capito tutti che sto parlando di fallkniven. Si parla del fatto che si facciano strapagare, che siano troppo spessi e soprattutto sono noti e arcinoti i problemi del fodero e della manicatura. Però prendendo in considerazione un modello come f1x in elmax non credo si possa pensare di spendere meno per un convex in elmax con quelle specifiche misure. Se si guarda ad altri convex a me vengono in mente solo trc e bark River e come prezzi si va ben più su, se si chiede ad un artigiano (e bisogna vedere che acciai lavora) credo che si stia almeno sui 300 euro per un convesso customizzato e al che mi chiedo come mai ci si ritrova a parlare del fatto che fallkniven si fa strapagare rispetto ad altri marchi. F1x non ha nemmeno problemi col thermorun e volendo uno potrebbe tranquillamente cambiare le guancette con una spesa irrisoria, l'elmax si fa pagare e per 250 euro credo che difficilmente con questo acciaio si vada a spendere meno e parlando del fodero, ad esempio quello di F1 in pelle a parer mio è robusto e ben fatto, quindi anche sotto questo aspetto il problema potrebbe essere ovviato. Certo ci sono marchi come lionsteel e Fox (per citarne due) qui in Italia che hanno un rapporto qualità prezzo migliori, ma se si guarda fuori dall'Italia i prezzi cominciano a lievitare, da benchmade a esee e tops, si salva cold steel, sebbene un laminato in vg1 se lo fanno pagare poco meno di fallkniven. Ora la parola a voi, spero che questa riflessione possa essere di vostro interesse, e in caso contrario mi spiace di avervi annoiati.
 
La considerazione sul prezzo penso che sia personale: se sei disposto a spendere quelle cifre e ti ritieni soddisfatto di quello che hai avuto, hai fatto bene. Il fatto che abbiano un sovrapprezzo o meno non credo sia il punto, personalmente, per quelle cifre preferisco un custom (non dico che Fallkniven non li valga, è solo una mia preferenza)
 
Diciamo che "in generale" la Fallkniven è cara poi ci sono varie situazioni dove questo è più o meno vistoso.

Per dire, un Fallkniven Volcano a circa 800 €, non si spiega con i materiali utlizzati e col fatto che non sia fatto artigianalmente me industrialmente.

Un Fallkniven F1 in VG-10 a 200 €, non è una follia...
 
La considerazione sul prezzo penso che sia personale: se sei disposto a spendere quelle cifre e ti ritieni soddisfatto di quello che hai avuto, hai fatto bene. Il fatto che abbiano un sovrapprezzo o meno non credo sia il punto, personalmente, per quelle cifre preferisco un custom (non dico che Fallkniven non li valga, è solo una mia preferenza)
Per curiosità con ad esempio 250 euro che custom riesci a ottenere per tipo di acciaio e grandezza? Che poi c'è custom e "custom" perché ad esempio un coltello di tonolli è artigianale quanto un bark River se non di meno essendo fatto completamente con la cnc
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Diciamo che "in generale" la Fallkniven è cara poi ci sono varie situazioni dove questo è più o meno vistoso.

Per dire, un Fallkniven Volcano a circa 800 €, non si spiega con i materiali utlizzati e col fatto che non sia fatto artigianalmente me industrialmente.

Un Fallkniven F1 in VG-10 a 200 €, non è una follia...
Sicuramente guardando a quei modelli la discussione non sta in piedi, credo che siano realizzati per un puro scopo collezionistico in cui anche il prezzo è totalmente fuorviante da ciò che si acquista. Io parlavo dei modelli classici e della serie x, già la Pro non vanta nessun miglioramento rispetto alle due serie precedenti e mi sembra anche lei quasi relegata in ambito collezionistico se poi si va a fare pagare quasi il doppio dei modelli base senza offrire nulla in più.
 
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Per curiosità con ad esempio 250 euro che custom riesci a ottenere per tipo di acciaio e grandezza?
Un Malanika bushcrafter in Cru-Wear (e acciai simili non temprati da lui) costa 250, 180 se in 80CrV2 (standard: spessore 5mm, lunghezza 11cm). Ho un puukko di Teemu Häkkilä (8cm di lama in 80CrV2) costato poco più di 100. Altro maker che tratta acciai più blasonati è Dulo Knives che, come già scritto in altre discussioni, ha prezzi molto abbordabili. Rob Evans fino a poco tempo fa (non so se al momento accetta ordini) faceva una versione tributo dello Skukoom Bushtool con acciai CPM per più o meno quella cifra (anche lui scendendo di molto per acciai meno rinomati).
 
Un Malanika bushcrafter in Cru-Wear (e acciai simili non temprati da lui) costa 250, 180 se in 80CrV2 (standard: spessore 5mm, lunghezza 11cm). Ho un puukko di Teemu Häkkilä (8cm di lama in 80CrV2) costato poco più di 100. Altro maker che tratta acciai più blasonati è Dulo Knives che, come già scritto in altre discussioni, ha prezzi molto abbordabili. Rob Evans fino a poco tempo fa (non so se al momento accetta ordini) faceva una versione tributo dello Skukoom Bushtool con acciai CPM per più o meno quella cifra (anche lui scendendo di molto per acciai meno rinomati).
Ti ringrazio perché non li conoscevo, adesso me li vado a vedere!:biggrin:
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Ti ringrazio perché non li conoscevo, adesso me li vado a vedere!:biggrin:
Dulo lo avevo già visto adesso che sono andato in cerca, ha dei modelli davvero belli ma i prezzi come l'ultima volta non li ho trovati:wall:
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Comunque tornando alla discussione a me pare più indecente spendere 160/190 euro per un esee in 1095 che 250 per un fallkniven in elmax...dato per assodato che essendo coltelli industriali entrambi i prezzi e in generale i prezzi della coltelleria soprattutto negli ultimi tempi sono sovra dimensionati
 
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Comunque tornando alla discussione a me pare più indecente spendere 160/190 euro per un esee in 1095 che 250 per un fallkniven in elmax...dato per assodato che essendo coltelli industriali entrambi i prezzi e in generale i prezzi della coltelleria soprattutto negli ultimi tempi sono sovra dimensionati

Non c'è solo il tipo di acciaio, c'è anche qual è il miglior acciaio per un determinto tipo di coltello studiato per un determinato tipo di utilizzo.

Un ESEE 6 in 1095 è perfetto per quello che dve fare...
 
Non c'è solo il tipo di acciaio, c'è anche qual è il miglior acciaio per un determinto tipo di coltello studiato per un determinato tipo di utilizzo.

Un ESEE 6 in 1095 è perfetto per quello che dve fare...
Certo però qui si tratta di valutare il prezzo di uno strumento in base ai costi dei materiali, non della tipologia di materiale usato in funzione dello strumento che son due cose ben distinte. Un 1095 con tutti i pregi e i difetti che ha non costa quanto un sinterizzato, e anche nella lavorazione e tempra mantiene dei costi più bassi da parte dell'azienda.
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Non c'è solo il tipo di acciaio, c'è anche qual è il miglior acciaio per un determinto tipo di coltello studiato per un determinato tipo di utilizzo.

Un ESEE 6 in 1095 è perfetto per quello che dve fare...
Per fare un esempio stupido un opinel inox in 12c27 costa una boiata perché l'acciaio permette un costo di lavorazione infimo, e non mi pare che la lavorazione di questo acciaio da parte di opinel sia scadente anzi. Allo stesso modo la lavorazione industriale di un 1095 ha un costo quasi altrettanto basso, quindi il margine di profitto dell'azienda su un esee e su un fallkniven è esagerato sul primo a scapito del secondo. Anche un vg10 con tutti gli svantaggi che ha mantiene un costo di produzione più alto di un 1095
 
Tutto giusto quello che dici però sarebbe da valutare se effettivamente la differenza di acciai influisce così tanto sul prezzo finale.
Non dimentichiamo poi che la Fallkniven, sul resto tipo manici e foderi, usa dei materiali veramente poveri ed economici...
 
Tutto giusto quello che dici però sarebbe da valutare se effettivamente la differenza di acciai influisce così tanto sul prezzo finale.
Non dimentichiamo poi che la Fallkniven, sul resto tipo manici e foderi, usa dei materiali veramente poveri ed economici...
Si e lo trovo estremamente ridicolo da parte loro, i foderi in pelle però devo dire che son ben fatti(o almeno a me piacciono). Per quanto riguarda gli acciai qualche tempo fa avevo dato un occhio a quanto costano le lastre perché ero curioso di sapere quanto veniva il magnacut nell'ottica di farmi un progetto al PC da fare tagliare con CNC e fare temprare a un'azienda e credimi che c'è una sostanziale differenza di prezzo tra un 1095/vg10/elmax
 
Sono d'accordo sui prezzi esagerati di ESEE, TOPS, Benchmade ecc... però bisogna anche considerare i costi doganali e l'inflazione che ha portato il cambio EUR≈USD. Quando li acquisti da siti europei il prezzo a cui tu lo compri è già comprensivo delle tasse che loro hanno supportato per l'importazione e quello fa salire di molto i prezzi (soprattutto quando il prezzo di partenza è >€150 come per i Bark River). Anche Fallkniven importa sia VG10 che CoS dal Giappone (penso li acquisti, li lavori e poi li rimandi a temprare) altro fattore non da poco. Detto questo, il fatto che si possa giustificare, non cambia che a quei prezzi io preferisca guardare altrove.
 
Posso dire la mia?

Credo che sia estremamente banale usare la semplice linearità matematica costi/ricavi per giudicare un oggetto qualsiasi.

Esistono e vanno considerati altri fattori in gioco che però nelle millemila discussioni di questa tipologia vengono magicamente dimenticati.
Ora... che l'economia giri in un determinato modo non è un caso; che lo spread (tanto per restare in tema) tra costo di una fascia e soldi medi disponibili sia in aumento, neanche.
E capisco anche che appaia come un senso di ingustizia.

Però da qui a giudicare un marchio negativamente (che fino a prova contraria i suoi prodotti li vende e da parecchio tempo per giunta) ce ne corre.
Sicuramente non sono stupidi e la loro logica si appoggia a basi più solide delle nostre che li compriamo.
 
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Sono d'accordo sui prezzi esagerati di ESEE, TOPS, Benchmade ecc... però bisogna anche considerare i costi doganali e l'inflazione che ha portato il cambio EUR≈USD. Quando li acquisti da siti europei il prezzo a cui tu lo compri è già comprensivo delle tasse che loro hanno supportato per l'importazione e quello fa salire di molto i prezzi (soprattutto quando il prezzo di partenza è >€150 come per i Bark River). Anche Fallkniven importa sia VG10 che CoS dal Giappone (penso li acquisti, li lavori e poi li rimandi a temprare) altro fattore non da poco. Detto questo, il fatto che si possa giustificare, non cambia che a quei prezzi io preferisca guardare altrove.
Sono assolutamente d'accordo con il tuo punto di vista
 
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Esistono e vanno considerati altri fattori in gioco che però nelle millemila discussioni di questa tipologia vengono magicamente dimenticati.
Sono d'accordo, ci sono tantissimi fattori, ma penso sia giusto anche capire perché una cosa ha un determinato prezzo. Detto questo rimango fermo su quanto ho detto all'inizio della discussione: se hai speso una qualsiasi cifra e sei soddisfatto di ciò che hai avuto, hai fatto bene. Il tutto si può ridurre ad un "se per te li vale" che penso sia la cosa più importante
 
Sono d'accordo, ci sono tantissimi fattori, ma penso sia giusto anche capire perché una cosa ha un determinato prezzo. Detto questo rimango fermo su quanto ho detto all'inizio della discussione: se hai speso una qualsiasi cifra e sei soddisfatto di ciò che hai avuto, hai fatto bene. Il tutto si può ridurre ad un "se per te li vale" che penso sia la cosa più importante
È vero che alla fine la questione si riduce al piacere soggettivo ma credo altrettanto giusto oggettivare alcuni aspetti
 
Sono d'accordo sui prezzi esagerati di ESEE, TOPS, Benchmade ecc... però bisogna anche considerare i costi doganali e l'inflazione che ha portato il cambio EUR≈USD. Quando li acquisti da siti europei il prezzo a cui tu lo compri è già comprensivo delle tasse che loro hanno supportato per l'importazione e quello fa salire di molto i prezzi (soprattutto quando il prezzo di partenza è >€150 come per i Bark River). Anche Fallkniven importa sia VG10 che CoS dal Giappone (penso li acquisti, li lavori e poi li rimandi a temprare) altro fattore non da poco. Detto questo, il fatto che si possa giustificare, non cambia che a quei prezzi io preferisca guardare altrove.
Ciao Flo. Allora cerco di toccare i punti trattati per dare una risposta esaustiva.
Innazitutto premetto che di fallkniven ne ho avuto e venduto uno (s1xb) e che, fuori dai denti, sono abbastanza daccordo sul fatto che abbiano un costo eccessivo per i materiali che utilizzano.
Detto ciò i motivi sono molti.

Quando tu paghi un coltello o simili, non paghi solo il costo della produzione, non paghi solo l'acciaio e il TT (trattamento termico) e l'affilatura.
Paghi anche altre cose, il fatto che di quel coltello con quell'acciaio ne fanno 2000 (prendi bark river) e poi sono finiti e non li rifanno per due anni.
Poi paghi il lavoro di affilatura a mano nel caso dei convex. Poi paghi il marchio, paghi il costo del lavoro del paese in cui sono fatti (ad esempio on australia i coltelli artigianali costano un botto, perché lì il costo della manodopera è altissimo in confronto ad altri luoghi.
Insomma sono molteplici i fattori che rendono un coltello più o meno costoso.
Per non parlare del posizionamento e della pubblicità, social media manager ecc (guarda casstrom quanto vende grazie a quello).

Es l'esee che costa molto ed è in un acciaio "povero" costa perché il TT che fanno loro è frutto di anni di studi ed è molto buono, probabilmente anche con un controllo qualità valido.
Quello lo paghi perché la gente che ha sviluppato il TT è stata pagata.

Se ti fai fare un artigianale in un buon acciaio è certamente meglio, a patto di trovare qualcuno che ti faccia il convex vero.
Molto difficile da trovare.
Comunque nel caso i costi sono quelli se non più alti.
Mi diceva un artigiano che il costo della barra di acciaio sul valore totale di un artigianale è il 10%
Può cambiare il costo di 30 euro ma parliamo di una lama da 300 oppure 270. Alla fine non è quello che cambia, se hai 270 euro da spendere ne spendi pure 300.

Spero di averti chiarito qualche dubbio.
 
Sono d'accordo sui prezzi esagerati di ESEE, TOPS, Benchmade ecc... però bisogna anche considerare i costi doganali e l'inflazione che ha portato il cambio EUR≈USD. Quando li acquisti da siti europei il prezzo a cui tu lo compri è già comprensivo delle tasse che loro hanno supportato per l'importazione e quello fa salire di molto i prezzi (soprattutto quando il prezzo di partenza è >€150 come per i Bark River). Anche Fallkniven importa sia VG10 che CoS dal Giappone (penso li acquisti, li lavori e poi li rimandi a temprare) altro fattore non da poco. Detto questo, il fatto che si possa giustificare, non cambia che a quei prezzi io preferisca guardare altrove.

Qua secondo me manca un tassello fondamentale. Ogni azienda va valutata caso per caso, quando si parla di prezzi, qualità ecc. Se parliamo di Fallkniven, il primo punto è sapere come lavorano. Come fate a dare un giudizio o fare un confronto altrimenti? Fallkniven non produce niente. Non importa acciaio, non lavora nulla.

Fallkniven nasce negli anni 80, in Svezia, ufficialmente nel 1984. Sono una specie di catalogo di rivendita di prodotti, iniziano a importare e poi a progettare coltelli dalla fine degli anni 80. Il loro primo progetto di successo è stato l'F1, che risale al 1995 ed è stato adottato dall'aereonautica svedese come coltello ufficiale di sopravvivenza dei piloti svedesi da allora, prima importante mossa di marketing. La seconda è stata far passare ai modelli F1 e S1 i test di omologazione della marina americana.

Tutti i fallkniven, da sempre, sono progettati dall'azienda in Svezia, che ha sempre curato i progetti, il marketing e la vendita. Ma sono interamente realizzati in Giappone, da Hattori. Hattori è un produttore storico nel distretto delle lame di Seki city, che ha sempre prodotto coltelli con il proprio marchio e realizzato molti coltelli per altri brand, per terzi, la lista dei marchi prodotti è lunga e include anche cold steel. Anche l'acciaio è di produzione giapponese, quindi le lame Fallkniven sono lavorate, realizzate e temprate da Hattori in Giappone. Gli svedesi non hanno mai bisellato o affilato o temprato un coltello marchiato Fallkniven AB. La loro storia da questo punto di vista è molto similare a quella di cold steel. Anche cold steel non ha mai prodotto niente direttamente, ma ha sempre fatto realizzare tutto a terzi, in varie parti del mondo e con varie linee e livelli di qualità, anche Cold steel nasce negli anni 80 come catalogo, anche cold steel ha sfruttato le commesse militari e ha avuto un modello di punta (SRK) che l'ha lanciata nel mercato dagli inizi degli anni 90. Le differenze sono che Cold steel ha più linee di produzione (c'è anche quella italiana) e un catalogo più ampio, con più livelli di qualità e collaboratori, come Demko, che hanno un peso enorme. Inoltre il proprietario, Thompson, è stato costretto a vendere tutto, non avendo un degno erede in azienda. Mentre Fallkniven ha solo la linea di produzione in Giappone, ha un catalogo molto molto meno ampio, non ha linee economiche, non ha collaborazioni con maker importanti, ma il proprietario, un certo Hjortberger ha passato l'azienda al figlio, che ora è il nuovo presidente.

Produrre coltelli in Giappone, con biselli convessi rifiniti a mano e affilature fatte a mano, con acciai inox Giapponesi, frutto delle ultime ricerche sui San mai inox (e non solo), costa e neanche poco. Quando si paragona Fallkniven a Extrema Ratio o Bark River, si sbaglia tutto. Con Bark river posso solo paragonare il convesso, non i prezzi o il modo di lavorare. Con Extrema Ratio posso solo paragonare la gomma del manico (è meglio quella di Fallkniven). Sono realmente paragonabili solo ad altri coltelli prodotti in Giappone con caratteristiche simili e i primi della lista sono appunto Cold Steel (linea Giapponese, non Taiwan ecc. ecc). Prezzi e caratteristiche vanno confrontati con queste premesse. Fallkniven risparmia sulla progettazione, che curano loro, sul magazzino, ma spende molto sulla produzione in Giapppone. La progettazione invece è fatta per i climi nordici svedesi e company, quindi i coltelli inox, con manico in gomma (o dischi di cuoio), stick tang, hanno senso in quel contesto, perchè salvano le mani e lasciano un bel grip in quelle condizioni di freddo, sia per escursioni trekking, caccia, o anche situazioni militari. I legni nordici in parte sono abbastanza morbidi e le tempre elevate tipiche dei Giapponesi, per favorire la tenuta del filo a scapito della resilienza, hanno più senso in quei contesti. Lo stesso vale per i foderi.

Fatte queste premesse, se posso aggiungere un giudizio personale, basato sulla mia esperienza, trovo che la linea base della fallkniven, F1, S1, A1 è abbastanza centrata come prezzo e progettazione. Sono buoni coltelli. Lavorano bene, sono sfruttabili, compatti, ben affilati, ben bisellati. Non sono tantissimi i marchi che portano sul mercato dei coltelli convessi. Certamente hanno dei difetti ai nostri occhi, la gomma del manico, i foderi, la tempra elevata che fa microchipping, il 420 esterno che si graffia, la scarsa adattabilità al caldo e alla legna della macchia mediterranea ecc. ecc. Ma sono già difetti perchè appunto visti nel nostro contesto ambientale. Detto questo potrebbero sicuramente fare di meglio con i foderi e i prezzi della linea Northern Lights (odin, Thor ecc.) quella con manico in dischi di cuoio, che sono davvero belli, ma fuori mercato. Potrebbero anche usare materiali migliori della gomma, per le fasce più alte, lasciandola magari solo sulla linea storica di base. Potrebbero anche tornare a progetti monoacciaio (come già stanno facendo con l'elmax), visto che i primi Fallkniven negli anni 90 erano monoacciaio ed eliminare progetti inutili e imbarazzanti come il Volcano, in favore di versioni alternative più semplici ed economiche di modelli di fascia alta. Le versioni pro non sarebbero mai dovute essere in gomma con la guardia in acciaio, che è una pessima idea e che difatti nelle prime versioni era difettosa, e soprattutto non avrebbero dovuto avere degli spessori così esagerati, solo per il mareting. Le versioni x, con le guancette di gomma smontabili sottodimesionate sono una vera schifezza e non è vero che è economico far fare due guancette, vanno sagomate bene, non rifatte uguali (anche perchè ciò spesso comporta rifare anche il fodero). Il prezzo sale molto e non conviene. Per mio giudizio personale, se considero l'ottica dell'utilizzo e non la collezione, conviene prendere in considerazione i modelli base classici, F1, S1, A1, con foderi in cuoio, meglio ancora se trovati usati bene a prezzi ancora più interessanti del nuovo. Il loro miglior progetto di sempre, secondo me, resta l'F1 base, full convex, con fodero in cuoio, che dal 1995, ancora vince su tanti modelli recenti ed è uno dei migliori coltelli da bushcraft in circolazione e un punto di riferimento come linea e dimensioni.
 
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